Ancoraggi e tiranti

Installazione di ancoraggi e tiranti per consolidamento strutture e pareti rocciose

Geocipo effettua la messa in opera di ancoraggi e tiranti di consolidamento terreni per la prevenzione di frane e crolli, e per consolidamento delle pareti rocciose. 

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Cosa sono ancoraggi e tiranti

I tiranti di ancoraggio sono elementi strutturali con alta resistenza alla trazione, che hanno lo scopo di ancorare e consolidare muri di sostegno, paratie (come le berlinesi (5) )e altre strutture, o di sostenere pareti rocciose a rischio di frane o smottamenti.  L’armatura metallica dei tiranti è solitamente costituita da trefoli o barre in acciaio; i tiranti verranno inseriti in un foro precedentemente praticato nella roccia o nel terreno, a seconda dell’applicazione. Nel foro viene inoltre iniettata malta cementizia, così da cementare il tirante al substrato che lo sostiene; tramite un dispositivo di bloccaggio, la testa del tirante viene poi resa solidale con la struttura da consolidare.

Si può operare una distinzione fra tiranti attivi e passivi: i primi sono pre-sollecitati, ossia messi in tensione prima di effettuare lo scavo, mentre gli altri no.  Un tirante attivo e quindi pre-teso presenta il vantaggio di anticipare e prevenire eventuali spostamenti delle strutture da contenere e consolidare.

È inoltre possibile distinguere fra tiranti provvisori e permanenti: i primi sono concepiti per durare al massimo due anni, durante la fase costruttiva di un progetto, mentre gli altri sono messi in opera per un tempo superiore e indeterminato, legato alla vita utile effettiva della struttura.

Le fasi dell’installazione di ancoraggi e tiranti

È possibile identificare quattro fasi distinte nell’installazione dei tiranti di ancoraggio.

– Trivellazione: all’inizio dei lavori, viene posizionata la sonda di perforazione – che deve essere inclinata all’angolo indicato dalle condizioni dell’ancoraggio da effettuare secondo progetto – e si procede quindi alla trivellazione del foro che alloggerà il tirante. Per evitare collassi è possibile, ove necessario, usare una camicia in acciaio per sostenere il foro stesso;

– Allestimento del tirante: una volta praticato il foro, l’armatura del tirante – a trefolo o a barra, a seconda delle esigenze di progetto – viene innestata. Nel caso di un tirante attivo, verrà anche effettuata una pretensionatura, così da caricare in precedenza il tirante ed evitare qualsiasi spostamento quando verrà applicato il carico effettivo;

– Iniezione: una  volta posta in opera l’armatura del tirante di ancoraggio, si procede ad iniettare malta di calcestruzzo nel foro, così da consolidare la struttura e assicurare la perfetta cementazione tra il tirante e il terreno o la roccia circostante. I parametri di mescola, pressione e portata, oltre al volume della malta iniettata, vengono stabiliti con precisione in laboratorio. Poiché la malta svolge anche una funzione anticorrosiva, è fondamentale procedere con la fase iniettiva appena inserito il tirante nel foro;

– Collaudo dei tiranti: come previsto dalle NTC18, i tiranti devono essere tutti collaudati prima della messa in funzione. A tale scopo si procede a testare il tirante con un sovraccarico del 20%, e si effettua la misurazione degli spostamenti che ne derivano per assicurarsi che rimangano entro i parametri stabiliti; a fine prova, il tirante viene bloccato alla tensione prevista nel progetto.

Le principali applicazioni dei tiranti d’ancoraggio

I tiranti d’ancoraggio trovano applicazione in diverse situazioni di messa in sicurezza e consolidamento di strutture. Fra le più comuni è possibile individuare:

  • consolidamento di costruzioni, come strutture edilizie e muri spanciati;
  • consolidamento di fondazioni, anche in associazione a installazione di micropali;
  • ancoraggio di paratie, palancole, muri di contenimento;
  • stabilizzazione di gallerie, tunnel e trafori;
  • consolidamento di fronti di scavo, sia provvisori che permanenti, spesso in associazione a paratie berlinesi;
  • stabilizzazione di pendii e pareti rocciose che presentino rischi di smottamenti o frane.

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